- trasferimento zone sui server DNS del nuovo provider.
- puntamento dei DNS del nuovo provider in qualità di DNS autoritativi
- trasferimento del sito e del postale sui nuovi server
- cambio dei record DNS con puntamento verso i nuovi server di posta e nuovo sito
- trasferimento del dominio da Registar a Registar, tramite il codice auth-info.
1. Trasferimento delle zone DNS
Le zone DNS sono un database che contengono tutte le informazioni che servono al nostro dominio per funzionare correttamente.
Trasferire questi dati può essere fatto esportando tali record su di un file .txt in formato .csv .xml Json o nel formato zone file.

Se il vostro pannello di controllo non supporta una funziona di export, è sempre possibile copiare le varie zone a mano nel pannello del nuovo provider:

Il trasferimento della zona sul nuovo server permette al nuovo provider di duplicare tutti i servizi che erano presenti sul sito di partenza, evitando quindi che durante il passaggio ci siano perdite di funzionalità o di servizio.
Purtroppo alcuni dei provider più economici, come Aruba, spesso non permettono questo tipo di funzionalità e pertanto risulta impossibile fare una migrazione sicura se si ha avuto la sfortuna di registrare il proprio dominio su questo tipo di server
2. Puntamento del nuovo DNS
Questo secondo passaggio può essere eseguito, indicando al Registar, tramite un apposito pannello di controllo presente sui servizi più diffusi di hosting e registrazione domini, che i nuovi server DNS autoritativi sono cambiati.
Tale procedura cambia da provider a provider, quindi va oltre allo scopo di questa guida approfondire i vari passaggi coinvolti.
Il risultato finale consisterà nel ricevere il controllo del dominio sul nuovo provider, e si concretizzerà nel giro di qualche ora con la conferma presso il registro dell’ente gestore dei domini. Possiamo verificarlo ad esempio facendo un comando whois sul dominio in oggetto.
A questo punto il nostro dominio è ancora nel suo stato originale, con i servizi che si trovano ancora sul vecchio provider, ma il controllo della gestione DNS ora è passata in mano al nuovo provider.
E’ giunto il momento di passare alla fase 3
3. Cambio di server posta e sito
Il sito può essere trasferito sul nuovo server, ed una volta che si è verificato che tutto funziona bene sarà semplice ed immediato cambiare l’indirizzo IP del nostro sito.
Nello stesso modo è ora opportuno passare sul nuovo server la posta e poi cambiare i record MX del dominio.
4. Cambio degli IP verso i nuovi server
A questo punto, il nostro provider nuovo avrà impostato i nuovi servizi ed il vecchio provider potrà cancellare e spegnere la sua parte di gestione: DNS, posta e sito.
In genere tutta questa operazione si svolge nell’arco di 2 o 3 giorni lavorativi ed il nostro sito e servizi possono transitare senza che nessuno dei nostri utenti perda un accesso al sito o una sola email.
5. Cambio di Registar
Solo a questo punto, e dopo qualche giorno che tutto funziona, è opportuno inviare la richiesta di trasferimento effettivo, tramite il fatidico auth-info code che permette al proprietario del dominio di spostare da un provider all’altro il proprio dominio.
ricordiamo che per questo tipo di operazione sono necessari tutti i dati del registrate: in questa pagina trovi un esempio delle informazioni che serve raccogliere preventivamente
Ciao, molto interessante questo articolo, ma quali provider permettono di utilizzare i propri DNS come indicato nel punto 1 dei passaggi da seguire?
In passato ho fatto un trasferimento con il metodo “classico” che consigliano i provider low cost, solo che il provider di provenienza deve aver tolto i record dei DNS autoritativi appena iniziato il processo di trasferimento, ancora prima che il nuovo provider potesse gestire il tutto. Risultato: 3 giorni di down.
E’ questo il pericolo? che il provider uscente faccia il biricchino e stacchi i DNS subito? Grazie.